Cacioricotta o Casurecotta
Creato molti secoli fa, il Cacioricotta evidenzia il profondo legame tra formaggio stagionato e ricotta freschissima che è alla base del suo sapore stuzzicante ed unico. E’ ottenuto da una particolare lavorazione che si colloca a cavallo tra quella tipica della preparazione del cacio e quella della ricotta.
Non si conosce ad oggi la sua vera storia, ma sappiamo con certezza che se ne producono almeno otto varietà.
C’è chi lo preferisce più latteo o più acidulo, più sapido o più aromatico. L’aggiunta di erbe o di spezie (come il peperoncino) ne caratterizzano fortemente il sapore. Ad ogni modo, sono tutti da provare!
Solitamente il cacioricotta si presenta in piccole dimensioni, in forma cilindrica, privo di crosta, con un colore bianco, un sapore deciso ma mai invadente e una pasta compatta.
Nella cucina tradizionale pugliese, non a caso, il cacioricotta viene generalmente utilizzato grattugiato o a scaglie per condire piatti tipici come le orecchiette al sugo di pomodoro e basilico o per esaltare il sapore della tradizionale “crudaiola”: una pasta fredda, preparata soprattutto durante la stagione estiva, con pomodoro crudo, basilico, olio, sale, pepe e cacioricotta grattugiato.
Tuttavia, soprattutto se fresco, il cacioricotta pugliese può essere consumato crudo, prestando attenzione alla sapidità del prodotto che, in qualche caso, può risultare eccessivamente salina.
Questo tipico formaggio pugliese, indipendentemente dalla tradizione, si presta molto bene a rivisitazioni culinarie. Moltissime sono infatti le ricette che prevedono l’uso di questo particolare prodotto, come le orecchiette con speck, rucola e cacioricotta mantecato o le mezze maniche con pomodorini e cacioricotta al forno.